Residenze: Emmanuele Lo Giudice – Il Museo archeologico della contemporaneità

Inaugurati i progetti delle 6 residenze artistiche di Francesca Balducci, Claudio Beorchia, Emmanuele Lo Giudice, Anahi Angela Mariotti, Simone Mulazzani/Valentina Grossi, Monica Pennazzi nel centro storico e la mostra di arti visive e plastiche nella Chiesa di S. Michele Arcangelo. 

Dall’11 al 20 settembre Francesca Balducci, Claudio Beorchia, Emmanuele Lo Giudice, Anahi Angela Mariotti, Simone Mulazzani/Valentina Grossi, Monica Pennazzi hanno lavorato in residenza a Sermoneta, attivando un dialogo fruttuoso e creativo con gli abitanti e cercando di approfondire le dinamiche sociali e culturali nel territorio. Ogni artista ha così avviato un processo di inclusione nel quale il fare artistico diventa strumento di attivazione di connessioni urbane e umane e l’opera d’arte si trasforma da opera dell’artista in opera collettiva e appartenente al “bene comune”. 

Emmanuele Lo Giudice presenta il progetto “Museo archeologico del contemporaneo”: un museo di piccoli oggetti che raccontano e documentano una nuova archeologia dell’immanente, dove gli ipotetici studiosi del 2550 danno vita a nuove letture e nuovi usi per gli oggetti esposti. Quali oggetti potrebbe contenere un museo archeologico del contemporaneo se i visitatori fossero gli abitanti del futuro, tra 500 anni? Cosa troverebbero? E così ogni oggetto è stato ricercato, catalogato, esposto e corredato della sua scheda di presentazione: letture a volte ironiche, altre con carattere poetico, altre ancora di denuncia. Il Museo archeologico del contemporaneo è un invito a rileggere e a ripensare la nostra civiltà partendo dagli oggetti che ci circondano, cercando di dare vita ad una nuova consapevolezza per la costruzione di un mondo più sostenibile ed ecologico.

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